Per fortuna la “Buona Sanità”esiste!!!

Siamo in un periodo di grave crisi economica e purtroppo sono in molti a pagarne le conseguenze, anche se in alcuni casi si potrebbe affrontare il problema e risolverlo almeno in parte.
Il dramma di tanti operai che rimangono senza lavoro perché le aziende, per non andare in perdita, preferiscono chiudere i battenti o rivolgere i loro affari all’estero, sta creando una situazione esplosiva. Altrettanto grave è la situazione delle strutture pubbliche, ricerca, scuola, sanità etc. alle quali vengono sempre più sottratti i dovuti finanziamenti.
Oggi voglio affrontare l’annoso problema della sanità, ma vederla da un punto di vista positivo.
Infatti non possiamo dire che le nostre esperienze con la sanità siano sempre tutte negative…
D’altronde bisogna tenere conto delle difficoltà in cui svolgono il loro lavoro i medici: macchinari che si rompono e non vengono più riparati (o magari rimessi in funzione dopo una seria colletta del personale medico e paramedico….) strutture edilizie spesso fatiscenti che rendono quasi “eroica” l’attività.
Detto questo, mi fa piacere dare qualche esempio di come è possibile rendere “buona” la sanità.
Inizio con il mio medico di base, la dottoressa Rosaria Iaccheo, la quale utilizza tutta la sua professionalità e tutte le sue forze per seguire i suoi numerosi pazienti: non le basta andarli a visitare a domicilio, rimanere con loro fino a che non si sente tranquilla, ma telefona spesso per conoscere l’ulteriore evolversi della situazione; è sempre gentile e disponibile anche di fronte a pazienti…che non dovrebbero essere chiamati tali, ma in un altro modo che non sto qui a dire.
Identica professionalità gentilezza e disponibilità possiede la dottoressa Miria D’Aietti, l’oculista che segue da oltre vent’anni il problema dei miei occhi e che appunto, come dicevo prima, svolge nel migliore dei modi il suo lavoro in una struttura davvero poco confortevole (è un eufemismo)
Non sarebbe  il caso di dilungarmi, anche se  potrei fornire tanti esempi illuminanti e tanti nomi di altri medici davvero speciali come il prof. Guido Sacerdoti, medico, pittore, musicista, , grande studioso di un problema sempre più attuale: quello delle allergie. Guido, che come gli altri che nomino, è un nostro caro amico,  è riuscito a far superare (anche a me e a Renato) notevolissimi problemi di asma;  la dott. Mara Ferraro, la prima che mi ha evidenziato la grave situazione dei miei occhi; la prof. Carmela Lo Guercio, eccellente gastroenterologa, che si sottopone a frequenti, lunghi e stressanti viaggi per confrontarsi con gli altri colleghi e e per aggiornarsi sulle ultime terapie; il dott. Enrico Marano che con la sua pacatezza professionale e signorile, mi segue e mi dà coraggio da molti anni, infine, ma potrei citarne molti, molti altri, la  prof. Stella Carlomagno che ha dedicato gran parte della sua vita ad organizzare un ospedale in Uganda seguendo gli studi di molti giovani che da qualche tempo sono giunti, con la sua guida, alla laurea in medicina……

In questo articolo desidero scrivere del Centro di Riabilitazione Cardiologica al quale mi sono rivolta, su segnalazione di un caro amico, dopo aver subito un’operazione di by-pass.
La prima cosa che si nota, entrando, è un’atmosfera piacevole e rilassante, si avverte la disponibilità dei responsabili di affrontare e risolvere qualsiasi problema nel migliore dei modi. Di frequente il direttore della struttura, prof. Carlo Vigorito, viene a controllare i pazienti e si rivolge loro sempre con modi molto affabili.
Nella palestra, così è chiamato il centro di riabilitazione, le dottoresse Vitello, Mancini e D’Agostino, coadiuvate da Mario Aurino, si prodigano senza risparmiarsi con un atteggiamento rassicurante su di noi che abbiamo trascorso un periodo molto difficile riguardo la nostra salute.

Ieri sera poi l’organizzazione del centro, in collaborazione con la struttura che affronta i problemi dei tumori alla mammella, diretto dal prof. Panìco, ha realizzato un progetto molto interessante.
Tale progetto riguarda l’alimentazione da assumere in caso di cardiopatie e di tumori.

Già da molto si parla di questo, il prof. Veronesi, in primis raccomanda cautela nella dieta

Bisogna dire che il progetto ha avuto dei risvolti di piacevoli ore conviviali.

Un gruppo di noi pazienti ed i nostri consorti, siamo stati invitati al ristorante/club “Vadoinchenia”

Il ristorante Vadinchenia, in Via Pontano, 21, è un interessante locale nel quale i sapori campani si combinano con quelli della Lucania. La cucina è raffinata, gli ingredienti genuini, l’olio assolutamente extravergine di oliva.
Dunque è stato facile comprendere anche di fronte al seguente menu della serata, il motivo della scelta di tale ristorante. È infatti quello più idoneo a farci comprendere come fare prevenzione a tavola, per poter evitare altri drammatici momenti della nostra salute,

Alla piacevole serata hanno anche partecipato il Rettore Magnifico della Federico II, prof. Guido Trombetti ed altri importanti esponenti del mondo universitario, specie della Facoltà di Medicina.
Sinteticamente, ma in maniera efficace, sono stati citati i cibi importanti per la salute, quali le verdure, i cereali, la frutta, lo yogurt, il pane integrale, l’olio extravergine di oliva, le spezie, per assumere il meno possibile di sale….etc, etc
Le pietanze della cena erano tutte leggere e ugualmente squisite, compreso il dolce che il proprietario del locale affermava essere stato preparato senza zucchero…
Al nostro tavolo sedeva anche la dottoressa Vitiello e la cosa è stata davvero piacevole.
Sono state scattate delle foto ed io presento quella che segue, perché sono tra le “mie” dottoresse.

E,  ricordatelo: SIAMO A NAPOLI…..

15 Risposte to “Per fortuna la “Buona Sanità”esiste!!!”

  1. maria teresa Says:

    Soprattutto perchè siete a Napoli, l’articolo è un raggio di Speranza.
    Non altrettanto si può dire della “civilissima” Pisa….
    Ciao Gabriella!

  2. annalucia Says:

    Gabriella come te penso che le note positive vadano sempre evidenziate. Ricordo l’esperienza di mia madre ben 22 anni fa al Cardarelli che riteniamo sia stata molto buona, nonostante di quest’ospedale non sempre se ne parli con entusiasmo.

  3. annamaria Visconti Says:

    che la sanità potesse essere ” buona”, lo sapevo per fortunata esperienza; che possa essere anche “saporita” è una bella novità… e allora “Buon appetito”

  4. Giuliana Del Matto Says:

    sAderisco con piacere all’invito della mia cara amica Gabriella, raccontando, sia pur brevemente, l’esperienza vissuta da mio fratello Giovanni, purtroppo recentemente scomparso per carcinoma polmonare. Poco dopo questa infausta diagnosi, infatti, in molti ci hanno consigliato di rivolgerci al Pascale, reparto di chirurgia toracica, dove,dopo un primo ricovero finalizzato a superare una prima fase critica, avrebbe potuto iniziare un ciclo di chemio, dal momento che, data la gravità del male, nessun intervento era pensabile. Già durante il ricovero, noi utti, ci siamo resi conto sia dell,efficienza che dell’umanità di tutto il reparto, moderno, pulito e bene organizzato, ma in verità è sulla figura dell’oncologo alle cui cure Giovanni è stato affidato e che lo ha seguito fino alla fine, che vorrei un attimo soffermarmi. Si tratta del dr Raffaele Costanzo, un giovane e gentile oncologo, disponibile, incoraggiante, sottoposto, per quello che ho capito, a turni massacranti. Ricordo in particolare un giorno in cui abbiamo atteso per la visita oltre tre ore perchè, in quel periodo( era luglio) in reparto non c’era nessuno, e cosi’ lui, dopo la mattinata ed il controllo delle chemio, seguva anche i pazienti dell’ ambulatorio. Ecco, li’, sicuramente, era presente un errore organizzativo del reparto, ma che, in ogni caso, non era ascrivibile alla sua persona, ma, anzi, veniva tamponata da buona volontà e grande spirito di sacrificio. Ecco, ho voluto, con queste poche righe che pure mi hanno riportato a ricordi dolorosi, rendere omaggio ad una figura gentile, quasi un ragazzino, che con lo sguardo serio e tanta pazienza ogni volta, durante i controlli, cercava d’infonderci un po’ di speranza. Ecco, questo, non lo dimenticherò.

  5. Gabriella Raffaele Says:

    Ricordo l’iter della malattia di Giovanni, conclusa purtroppo tragicamente.
    Ma la tua testimonianza, cara Giuliana, è molto importante, per diffondere la realtà dei tanti medici eroici che svolgono la loro importante attività in modo quasi disumano, e non per questo smettono di essere disponibili e professionali. Spero che potrà moltiplicarsi il numero di questi medici in modo da poter formare delle equipe valide, efficienti e senza turni stressanti. Per ora non posso che esclamare: “Onore al dr. Raffaele Costanzo!

  6. Maria Teresa Fedriani Says:

    Gabriella, ancora una volta, sei stata tanto cara e tanto vera!
    Spero di risentirti presto! Un abbraccio a te e all’uomo che ha la fortuna di viverti accanto…Bacioni
    Maria Teresa

    Genova, 7 marzo 2010

    • gabriellaraffaele Says:

      Grazie davvero, Maria Teresa, e ti dico, con sincerità, che è molto bello avere un’amica come te! Per la tua sensibilità e la tua visione delle cose, ci troviamo a ragionare a’unisono… la distanza tra Genova e Napoli sembra davvero annullarsi!!!
      Un abbraccio da me e da Renato, a te e alla Bruna, nella speranza di vederci presto
      Gabriella

  7. Rocco Says:

    Bell’articolo complimenti!

  8. Luna Croci Says:

    Ciao Gabriella..
    è bello internet perchè ti ho trovato! Vorrei chiamarti ma ho paura che siano cambiate troppe cose..ti sei trasferita a napoli?

    • gabriellaraffaele Says:

      Scusami ma non ricordo il tuo nome… e poi c’è qualcosa che non quadra: io sono nata e vissuta SEMPRE a Napoli. Comunque ti manderò una mail.

  9. Luna Croci Says:

    E’ sorto anche a me il dubbio..ma la somiglianza con la mia amica è impressionante, i temi e il modo in cui argomenta le Sue tesi potevano essere scritti anche dalla mia amica Gabriella, il cui cognome però non ricordo se sia Raffaeli e Raffaelli..cercando di trovarla in internet sono giunta al Suo blog e mi sono lasciata convincere si trattasse proprio della persona che stavo cercando! Io continuerò la mia ricerca e a Lei faccio tanti auguri e continui a trattare di argomenti tanto cari a tante persone.
    Saluti

    • Gabriella Says:

      Davvero c’è una mia omonima (o quasi) cui assomiglio?
      Incredibile!
      Comunque mi ha fatto piacere ricevere lil tuo (insisto con il “tu”che desidero sia ricambiato, perché, a dispetto della mia età, ho tanti amici giovani) dicevo il tuo commento. Se vuoi, fammi sapere qual è la città dove abiti.
      Grazie per gli auguri che ricambio con simpatia
      Gabriella

  10. Annalisa Says:

    carissima
    mi fa piacere che anche tu abbia conosciuto il dott. Costanzo
    attualmente (e da 1 anno e mezzo) mio padre è seguito da lui all’ospedale Pascale.
    Non ho parole per descriverlo…una persona perbene, un ottimo medico e anche nei momenti più bui non ti fa mai avvilire. Disponibilissimo e soprattutto sempre presente e raggiungibile.
    Sono contenta che gli ultimi mesi di mio padre siano vissuti accanto ad un angelo così.
    che Dio lo assista nella sua carriera che gli auguro piena di successi umani e professionali.

    • gabriellaraffaele Says:

      Ni dispiace ma mi sembra di non conoscerti e anche del dott. Di Costanzo non ho mai sentito parlare….
      Un saluto

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